Si è concluso oggi a Parma il 65° Congresso degli Ordini degli Ingegneri d’Italia. Un’edizione inedita, trasmessa in diretta dall’Auditorium Paganini cui hanno assistito da remoto, ogni giorno, migliaia tra ingegneri iscritti e delegati degli Ordini territoriali. Sei giorni di intensi dibattiti e confronti hanno caratterizzato un programma, dedicato ai temi collegati al PNRR, di altissimo profilo, tra i più elevati, in termini di contenuti, di tutte le sessantacinque edizioni. Basti pensare ai numerosi contributi arrivati dal mondo politico e alla presenza di molti dei Ministri del Governo Draghi.

Stamane si è svolto il dibattito finale, al termine del quale è stato approvato il documento programmatico con amplissima maggioranza (830 voti favorevoli su 845 espressi). Ecco gli indirizzi strategici per il prossimo futuro:

- Ampliamento e rafforzamento del sistema di relazioni del CNI con altre strutture e reti della rappresentanza: la Rete Professioni Tecniche, l’Alleanza RPT-CUP e più di recente la partecipazione a Professionitaliane, in grado di dare voce ad oltre due milioni e mezzo di professionisti.

- Rafforzamento della collaborazione con strutture e Istituzioni impegnate in vario modo su temi e ambiti di intervento in cui l’Ingegneria è coinvolta (ENEA, Dipartimento Protezione Civile, INGV, Accredia, UNI, Filiera delle costruzioni, Commissario Sima Centro Italia, Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Commissione di monitoraggio sui Superbonus per l’edilizia).

- Rafforzamento di organizzazioni sia esclusive della nostra categoria (Fondazione CNI, Agenzia Certing, Scuola di Formazione, Centro Studi, Working) sia di collaborazione con altri enti (Struttura Tecnica Nazionale, Quacing e Censu ed Enginet).

Al termine dei lavori, il CNI ha dato appuntamento alla prossima edizione organizzata dalla Federazione degli Ordini della Liguria.