Professioni: Perrini (Cni), "Tema riforma al centro Congresso categoria"
“Nel corso del Congresso abbiamo trattato tutti quelli che sono i temi più importanti della categoria in un momento delicato, perché stiamo affrontando il tema della riforma delle professioni. Per gli ingegneri è un momento determinante ai fini dell’acquisizione sia di nuove competenze che di nuove responsabilità in un mondo che ovviamente avanza in maniera frenetica e, quindi, dobbiamo essere pronti a queste nuove sfide”.
A dirlo in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI (Consiglio nazionale ingegneri), a margine del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, in corso ad Ancona.
Un tema importante per la categoria è sicuramente l’equo-compenso: “E’ una conquista - spiega - che nel campo dei servizi di ingegneria, per quanto attiene alle opere pubbliche, è stato raggiunto e conquistato. Ora dobbiamo fare altrettanto per le opere svolte per i privati. E’ una sfida importante che riteniamo debba essere affrontata nell'interesse della società civile come sempre”.
Maltempo: Perrini (Cni), "Prevenzione danni costa 5 volte meno rispetto a interventi"
“Nel campo dei disastri idrogeologici la prevenzione costa cinque volte meno rispetto agli interventi a valle. Discorso a parte poi la perdita di vite umane assolutamente ingiustificabile e ingiustificata. Quindi lavorare per la prevenzione credo che sia un obbligo per tutti, soprattutto per noi ingegneri; è fondamentale poi abituare la cittadinanza all’esistenza del rischio e alle modalità per evitarlo”.
A dirlo in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni, a margine del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia, in corso ad Ancona.
“La prevenzione idrogeologica in Italia - spiega - è importante perché i cambiamenti climatici stanno determinando situazioni sempre più inaspettate. E’ chiaro che la prevenzione è fondamentale per affrontare queste nuove situazioni anche con la capacità di resilienza”.
Maltempo: Fabrizio Curcio, "Essenziale confronto tecnico con ingegneri per prevenzione"
“La prevenzione degli eventi idrogeologici è una parte che nel nostro Paese deve trovare ancora un suo sviluppo pieno e complessivo. Su questo il confronto tecnico, in particolare con l’Ordine degli ingegneri, ma anche con le professioni tecniche più in generale, diventa un elemento essenziale perché le scelte di politiche sul territorio partono dalla conoscenza, dalla forza e dalle fragilità che il territorio stesso esprime”.
A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Fabrizio Curcio, commissario di governo per la ricostruzione dell’Emilia Romagna, Toscana e Marche per gli eventi alluvionali del 2023 e 2024.
“Le valutazioni - spiega - per la ricostruzione partono dunque da analisi tecniche che poi possono e devono portare a scegliere politiche che impongono finanziamenti, scelte economiche e finanziarie. Quindi il rapporto con gli ingegneri è sempre molto solido in tutte le fasi emergenziali e post emergenziali”.
Terremoto: Castelli, "ambio passo ricostruzione grazie a opera ingegneri"
“In occasione del Congresso nazionale degli ingegneri la struttura commissariale si trova a casa, perché questa categoria professionale è sempre stata protagonista di un’evoluzione che, dopo le incertezze dei primi anni, ha condotto la ricostruzione a registrare finalmente un cambio di passo”.
A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Guido Castelli, commissario straordinario di governo alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.
“La nostra - spiega - è una ricostruzione che non si limita a riparare i danni ma che vuole riprofilare il patrimonio pubblico, privato e gli edifici di culto in maniera tale che sia più sicuro, che sia meritevole dell’applicazione delle più innovative indicazioni dell’ingegneria sismica e, più in generale, che sia anche utile a migliorare qualitativamente e energeticamente il nostro patrimonio”.
“Tutto questo - sottolinea il commissario straordinario Curcio - vuol dire incrociare l’ingegneria italiana che attraverso la ricostruzione ha realizzato un vero e proprio laboratorio di ingegneria pubblica innovativa. Siamo qui al 69° Congresso nazionale proprio per condividere gli esiti di questo lavoro fatto insieme ma soprattutto per porci nuovi obiettivi”.