Assicurazione professionale

In un mercato assicurativo attualmente caratterizzato da forti aumenti dei premi, riduzioni delle garanzie offerte e massimali inadeguati, le polizze collettive (gestite dai Consigli Nazionali) si dimostrano di grande importanza per i professionisti perché possono comunque pagare premi più bassi rispetto a quelli di mercato senza rinunciare a franchigie e massimali adeguati.


I vantaggi per i professionisti non si limitano, però, solo al risparmio sui premi, ma toccano anche altri aspetti. Uno tra i più importanti riguarda i testi di polizza, i quali essendo “validati” o tagliati su misura dai Consigli Nazionali, contengono tutti i requisiti essenziali per poter ritenere idonea una copertura assicurativa.


Tra questi si possono citare: l’oggetto della copertura (assenza di limiti nella definizione dell’attività svolta); le modalità di denuncia dei sinistri (per garantire continuità della copertura anche nel caso di passaggi ad assicuratori diversi); l’estensione temporale dell’efficacia della copertura (retroattività e ultrattività); la definizione dei danni che devono essere coperti (con estensione ai danni patrimoniali puri e ai danni non patrimoniali); la fissazione di massimali minimi (con assenza di sottolimiti) e il funzionamento della franchigia e degli scoperti.


Ulteriori vantaggi derivanti dalla stipula di una polizza collettiva, se presenti nella convenzione stipulata dai Consigli Nazionali, riguardano l’utilizzo di strutture di liquidazioni sinistri (loss adjuster) e collegi difensivi altamente specializzati, la forfettizzazione delle spese di difesa e il Comitato di Valutazione Sinistri, composto da rappresentanti di tutti i portatori di interesse (Consigli nazionali, intermediario assicurativo, assicuratori).


Un’efficace gestione nell’erogazione della polizza collettiva, con altri benefici diretti e indiretti a favore dei professionisti aderenti, passa, quindi, anche dall’intermediario assicurativo (broker) che svolge l’importantissima funzione di raccolta sistematica ed estensiva dei dati sui sinistri, spesso frammentati o addirittura non disponibili. Il broker, a seguito dell’analisi di questi dati, definirà il profilo di rischio della categoria, che sarà poi reso noto al mercato assicurativo in modo che esso possa determinare premi e caratteristiche della polizza in linea con il profilo di rischio (e quindi congrua rispetto ad esso).


Il ruolo del broker non si esaurisce con lo svolgimento delle sole attività di raccolta dati e analisi sui sinistri ma prevede altre importanti funzioni operative come la consulenza in fase di acquisto e post acquisto della polizza, l’attività di raccolta dei premi, di gestione sinistri ecc. che contribuiscono tutte alla buona riuscita di un programma assicurativo collettivo e a conseguenti minori oneri in termini di tempo speso per tali attività da parte del professionista soggetto all’obbligo assicurativo.