“Attualmente sono qualche decina di migliaia i cantieri dei condomini bloccati e questo è un dato che preoccupa tutti, anche noi professionisti. Infatti, anche se non tutti i cantieri sono ancora partiti, per molti di questi sono state già fatte tutte le progettazioni, gli studi di fattibilità e le analisi economiche”. Così il Vice Presidente CNI, Remo Giulio Vaudano, nel suo intervento di ieri a RaiNews24.

“Il ruolo degli ingegneri, soprattutto per quanto riguarda il Superbonus, è fondamentale perché, a differenza di altri bonus, ha un meccanismo di controllo forte che poggia sulle spalle e sulla responsabilità di noi professionisti, e come professionisti non ci siamo mai sottratti dall'assumerci le responsabilità sia in fase di progettazione, direzione dei lavori, nello svolgere le analisi economiche e studi energetici e, alla fine dei lavori, procedere alla certificazione ed asseverazione.

Nello specifico, ricordiamo che l’asseverazione, dal punto di vista legale ha un valore molto forte. Asseverare, infatti, vuol dire verificare che il lavoro sia stato eseguito a regola d'arte seguendo esattamente quelli che erano i progetti e le dichiarazioni che sono state presentate ed inviate, in questo caso, sul portale dell'enea, e quindi verificare che dietro non ci siano truffe, mancanze o lavori non fattibili.

Secondo i dati forniti dall’Agenzia delle Entrate, in percentuale, le truffe che ci sono state, nello specifico le truffe ascrivibili al superbonus, sono pari a qualche punto percentuale, percentuale molto modesta rispetto ad altri bonus. Quando ci sono i meccanismi che vedono delle responsabilità distribuite è infatti molto più difficile che si verifichino vere e proprie frodi o truffe.”

Prosegue poi sul tema del Sismabonus “Per quanto riguarda il Sismabonus, come ingegneri ci siamo battuti molto sul tema della sensibilizzazione ma per i cittadini è stato poco appetibile soprattutto perché non tutta l'Italia ha un territorio percepito come molto pericoloso; questione non del tutto vera se si prende ad esempio il terremoto dell’Emilia dove nessuno si sarebbe aspettato un sisma di quella portata in quella regione.

Il problema più grosso, però, sta nel fatto che gli interventi di miglioramento della vulnerabilità sismica degli edifici, questa la definizione corretta, sono molto più impattanti. Sono infatti interventi che comportano dei disagi agli abitanti anche molto forti e quindi non sono di facilissima esecuzione, a differenza di quelli energetici che normalmente sono più semplici e si possono eseguire quasi tutti anche senza dover evacuare gli edifici.”

“Da anni facciamo proposte per rendere i bonus edilizi non più emergenziali ma strutturali. Crediamo infatti che sia necessario avere delle incentivazioni per eseguire determinati interventi, altrimenti non si riuscirà ad ottenere quei risultati che l’Europa si aspetta. 

I bonus vanno rimodulati e risistemati, ma quello che a noi interessa e diciamo da sempre è che venga fatto un discorso di programmazione seria nel tempo con delle percentuali che siano sostenibili, facendo diventare appunto i bonus un discorso strutturale e non emergenziale. Ci deve essere la sicurezza che, una volta investiti i soldi, ci siano tempi e modalità certe di realizzazione.”