La Fondazione CNI componente del Consorzio. Sandro Catta, Consigliere CNI, farà parte del Comitato scientifico e tecnico
Ha preso avvio il progetto internazionale "CONCRETO - Empowering the Green Rehabilitation of European Concrete Architecture", che, nell’ambito del programma europeo Erasmus+, promuoverà un percorso di aggiornamento e di approfondimento sui temi del restauro, della conservazione e del recupero di strutture in cemento armato destinato ad Ingegneri e Architetti ed a studenti nelle aree tecnico scientifiche per costruzioni. CONCRETO è stato promosso e verrà coordinato dalla prestigiosa Fondazione Pier Luigi Nervi.
Il progetto
Il progetto, della durata di 36 mesi, verrà realizzato da un consorzio composto da 13 strutture, tra associazioni professionali, Università ed istituti tecnici professionali, provenienti da 4 Paesi dell’Unione Europea e dalla Turchia.
Più nello specifico, il consorzio è composto dalla Fondazione CNI, dal Consiglio Nazionale Architetti, Paesaggisti e Conservatori, dal Consejo Superior de los Colegios de Arquitectos de España (CSCAE), dal Colegio de Ingenieros de Caminos, Canales y Puertos e dall’Association of Turkish Consulting Engineers and Architects (ATCEA). Sono presenti 3 prestigiose Università: la Middle East Technical University (ODTÜ – METU), il Politecnico di Milano (POLIMI) e l’Universidad Politécnica de Madrid (UPM); 3 Istituti per l’istruzione professionale: la Fundación Laboral de la Construcción (FLC), l’Istituto per l’Istruzione Professionale dei Lavoratori Edili della Provincia di Bologna (IIPLE), la Turkiye Cumhuriyeti Mesleki Yeterlilik Kurumu Baskanligi (MYK); 2 Organizzazioni per la conservazione del patrimonio architettonico, ovvero la stessa Fondazione Nervi e Docomomo di Delft in Olanda.
La CONCRETO Alliance opererà sotto la guida della Fondazione Pier Luigi Nervi e la direzione scientifica di Irene Matteini, Architetto, consulente specializzata in conservazione del patrimonio moderno, ricercatrice presso il Politecnico di Torino e lecturer presso l’Università della Pensylvania. Per la Fondazione CNI farà parte del Comitato scientifico e tecnico del progetto il Consigliere CNI Sandro Catta.
Linee di intervento
Cogliendo l’orientamento e l’invito delle Istituzioni europee a mettere in atto strategie di rigenerazione e recupero di edifici in chiave sostenibile, il progetto CONCRETO opererà lungo due linee di intervento: da un lato l’organizzazione di attività formative e laboratori-tecnico pratici per l’approfondimento delle tecniche di recupero e restauro di opere in cemento armato, dall’altro l’elaborazione di Linee guida per i professionisti per interventi di recupero e conservazione di tali opere.
I percorsi formativi si svolgeranno in ciascuno dei 3 anni, sia a distanza che in presenza e possono essere definiti multilivello in quanto saranno indirizzati a tipologie di discenti differenti: studenti di istituti tecnici, studenti universitari iscritti a corsi di Ingegneria e Architettura e Ingegneri e Architetti operanti nella libera professione. I seminari ed i laboratori si svolgeranno presso il sito Unesco di Ivrea (TO). Il percorso si concluderà con la pubblicazione delle CONCRETO Guidelines, linee guida per il restauro, il recupero e la conservazione di opere in cemento armato.
Con il supporto degli Ordini degli Ingegneri verranno selezionati i professionisti interessati a prendere parte ai percorsi formativi previsti nell’ambito di CONCRETO.
Ingegneri e il progetto CONCRETO: unire le competenze per la conservazione delle opere in cemento armato
“Partecipiamo con entusiasmo a questa opportunità offerta dalla Fondazione Pier Luigi Nervi – afferma Angelo Domenico Perrini, Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri –. Dopo avere di recente concluso l’esperienza in un progetto Horizon 2020 guidato dal Cern di Ginevra, la nostra Fondazione riprende il cammino con un altro progetto internazionale che consentirà alla nostra categoria di confrontarsi con molti professionisti e specialisti provenienti da altri Paesi, realizzando un processo di aggiornamento delle competenze professionali secondo un modello aperto basato sul confronto tra competenze diverse, che il CNI intende promuovere. D’altra parte, le tecniche di recupero e conservazione di opere moderne in cemento armato vedranno sempre più come protagonisti nell’immediato futuro ingegneri e architetti, specie nel nostro Paese, che è un vero scrigno di opere d’arte contemporanee, talvolta in grave stato di degrado e che meritano invece di essere recuperate e opportunamente conservate perché raccontano la nostra storia e possono divenire attrattori di interesse per i nostri territori.”
“Siamo grati innanzi tutto alla Fondazione Pier Luigi Nervi per aver coinvolto la Fondazione CNI in questo progetto a cui attribuiamo un importante valore strategico – afferma il Consigliere Nazionale Sandro Catta, componente della Commissione tecnica del progetto -. Questo per due motivi essenziali: da un lato perché avremo l’opportunità di sensibilizzare la nostra categoria professionale su un tema oggi cruciale, nel più vasto ambito dell’ingegneria sostenibile, che è quello del recupero e conservazione di opere in cemento armato in un’ottica green. D’altra parte saremo in grado di dare un contributo importante in termini di contenuti e sviluppo di questa materia, perché siamo convinti che i nostri professionisti abbiano conoscenze di alto livello e competenze altrettanto elevate, affinate sul campo. Dall’altro lato lavoreremo in un contesto internazionale confrontandoci non solo con centri accademici di livello, a partire dal Politecnico di Milano, ma anche con altri professionisti, operando secondo un principio di multidisciplinarietà che il CNI ha sempre voluto promuovere. A breve coinvolgeremo i nostri Ordini territoriali per avviare la prima raccolta di candidature di professionisti interessati ai percorsi formativi previsti dal Progetto CONCRETO”.
Per saperne di più: concreto-academy.org