Zambrano

Nonostante la più volte annunciata semplificazione gli adempimenti per l’applicazione della normativa anticorruzione e trasparenza gravanti su Ordini e collegi professionali, il nuovo schema di delibera Anac in consultazione pubblica pone a carico di questi ultimi obblighi al pari della Pubblica Amministrazione. Per questo motivo, ProfessionItaliane chiede all’Autorità Nazionale Anticorruzione l’apertura di un tavolo tecnico permanente per un confronto efficace e proficuo volto alla semplificazione degli obblighi di pubblicazione e aggiornamento dei vari documenti previsti dal D.Lgs. n. 33/2013. Tra gli adempimenti annoverati negli allegati allo schema di delibera, sottolinea l’Associazione che raggruppa gli ordini di Cup e Rpt, compare la pubblicazione di redditi e patrimoni dei consiglieri. Un adempimento sproporzionato con riferimento agli enti ordinistici che non gravano sul bilancio dello Stato. Non solo. Nella citata delibera, si chiede ai Consigli Nazionali di occuparsi degli adempimenti dei Consigli territoriali. Tali enti, tuttavia, sono del tutto autonomi sotto il profilo contabile e amministrativo e ad essi la legge attribuisce competenze specifiche e diverse rispetto a quelle del Consiglio Nazionale.

Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente Presidente e Vice Presidente di ProfessionItaliane, commentano così: “L’aggiornamento degli obblighi di trasparenza non può essere praticato attraverso il semplice trasferimento ai Consigli nazionali di nuovi adempimenti gravanti sugli ordini territoriali di cui, in ogni caso, restano titolari. Tutto ciò rischia di tradursi in un’attività meramente formale, priva di ogni possibilità di verifica della regolarità di queste attività”.


Il tavolo tecnico sarebbe l’occasione per confrontarsi anche sugli articoli 15, 16, 17, 18 e 21 della delibera, relativamente agli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi di collaborazione e consulenza, la dotazione organica e il costo del personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e non, di dati relativi alla valutazione della performance e alla distribuzione dei premi al personale e di informazioni sulla contrattazione collettiva. Eccessiva appare, inoltre, vista le modeste dimensioni economiche medie degli Ordini, la richiesta di pubblicazione del bilancio – preventivo e consuntivo – e del piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio, nonché dei dati concernenti il monitoraggio. Così come per gli artt. 31, 33, 36 che si riferiscono a controlli compatibili con le Amministrazioni che erogano servizi pubblici per la collettività gravanti sulla fiscalità generale. Da declinare secondo una direzione che tenga maggiormente conto delle peculiarità strutturali ed organizzative del comparto ordinistico, infine, quanto previsto all’art. 43 sul responsabile per la trasparenza.