Con la sola eccezione di Bologna e Milano, tutti gli Ordini degli Ingegneri che hanno optato per le elezioni a distanza hanno chiuso le votazioni e concluso lo scrutinio. Dei 54 Ordini che hanno aderito al voto da remoto e utilizzato la piattaforma VotaLI, 19 hanno già raggiunto il quorum al primo turno. 25 Ordini hanno raggiunto il quorum al secondo turno e svolto lo scrutinio il 22 giugno. Si tratta, nello specifico, di: Alessandria, Arezzo, Barletta-Andria-Trani, Bergamo, Bolzano, Fermo, Ferrara, Forlì-Cesena, Livorno, Lodi, Lucca, Massa Carrara, Modena, Parma, Pesaro e Urbino, Pisa, Pistoia, Pordenone, Prato, Ravenna, Reggio Emilia, Rovigo, Sassari, Sondrio, Vicenza. Sono tre, poi, gli Ordini con oltre 3.000 iscritti che hanno raggiunto il quorum e hanno scrutinato il 27 giugno: Brescia, Cagliari, Roma. Torino, invece, ha scrutinato il 28 giugno, chiudendo le elezioni al secondo turno. Tre gli Ordini con meno di 3.000 iscritti che hanno concluso il terzo turno e scrutinato il 28 giugno: Belluno, Nuoro e Oristano. Anche L’Ordine di Venezia, che aveva rinviato le elezioni, ha chiuso il secondo turno e scrutinato il 28 giugno. Tutte le operazioni di scrutinio si sono svolte regolarmente. Restano ancora in corso solo le votazioni a Milano e Bologna che chiuderanno il terzo turno il prossimo 7 luglio, con scrutinio l’8 luglio.

 
Le elezioni da remoto hanno fatto registrare un grande successo. Se consideriamo la media complessiva dei votanti, si è verificato un aumento globale di oltre il 75%. Il record assoluto di incremento è appannaggio dell’Ordine di Milano con un incremento dei votanti di quasi il 226%. A seguire Bergamo col 147% e Ferrara con quasi il 135% di votanti in più. Se consideriamo le percentuali dei votanti in rapporto al numero di iscritti, la performance migliore è quella dell’Ordine di Catanzaro nel quale hanno votato il 74,3% degli iscritti. Seguono Lecce con poco più del 67%, Crotone col 66,8% e Reggio Calabria con quasi il 66% degli aventi diritto che hanno deciso di votare.