L’Associazione delle società di ingegneria e architettura, aderente a Confindustria, prende posizione a fianco della Rete delle Professioni Tecniche sulla vicenda dei video che la Deloitte, advisor di alcuni tra i più importanti istituti di credito, ha chiesto obbligatoriamente ai professionisti che asseverano le operazioni sul 110% e sull’Ecosisma bonus.

 Per il presidente dell’Associazione confindustriale, Giorgio Lupoi, “non possiamo che essere al fianco dei colleghi della Rete nello stigmatizzare la richiesta che Deloitte ha fatto a chi deve asseverare le pratiche di ammissione alle agevolazioni. Comprendiamo benissimo, ovviamente, il timore che è alla base della richiesta, comunque ultra legem e senza base giuridica; vorremmo però tranquillizzare Deloitte su un punto e cioè che il professionista che firma, a sua volta assicurato per legge, si assume una responsabilità nei confronti di tutti gli attori coinvolti che è ampiamente sufficiente a garantire chiunque. Invitiamo quindi Deloitte ad un rapido ripensamento e ad avere un approccio verso il mondo delle professioni improntato a fiducia e soprattutto al rispetto visto che i tecnici operano in posizione di “sentinelle tecniche dello Stato” e per questo si assumono, con gli atti che sottoscrivono, grandi responsabilità. E questo a tacere delle difficoltà che ancora permangono per le cessioni e che tante difficoltà stanno creando ai nostri associati. Speriamo che rapidamente si risolva tutto, dopo il varo delle ultime modifiche”.

 Per Fabio Tonelli, responsabile del Gruppo di lavoro OICE Superbonus, “Quanto richiesto da Deloitte e quindi dagli Istituti di credito che si avvalgono della sua consulenza, oltre a violare la Legge dello Stato e tentare di determinare un'ulteriore inutile incombenza a carico dei professionisti, esprime plasticamente il complesso vessazioni che chi opera nel Superbonus subisce quotidianamente da mesi. Chiediamo che questa "estemporanea" pretesa di Deloitte venga immediatamente ritirata e ci auguriamo che quantomeno sia utile alla parte politica per comprendere quanto ancora siamo lontani dalla risoluzione dei problemi che tenacemente si è voluto creare al Superbonus 110%."