E’ stato appena pubblicato un agile volume che raccoglie quanto prodotto dal Gruppo di Lavoro Giurisdizionale del CNI (composto dall’ ing. Giovanni Contini - Ordine di Milano, ing. Pietro Paolo Lucente - Ordine di Vicenza, ing. Massimo Montrucchio - Ordine di Ferrara, ing. Paolo Tabacco - Ordine di Salerno e coordinato dal Consigliere nazionale delegato Ing. Felice Monaco) nel quadriennio 2017-2021, attraverso l’elaborazione di documenti originali e la formalizzazione operativa delle proposte provenienti dagli Ordini territoriali per il tramite dei delegati delle commissioni di Ingegneria Forense.

Il primo passo del Gruppo di Lavoro Giurisdizionale ha preso le mosse dalla sentita e conclamata necessità di elevare le competenze dei CTU, degli esperti e dei periti strutturando un progetto formativo. La formazione è stata organizzata su due livelli:

(a) un modulo generale, consistente in un corso trasversale - comune a tutti gli Ingegneri - per la formazione giuridica e procedurale;

(b) un modulo specialistico, con indicatori comuni, consistente in corsi organizzati a livello territoriale dagli ordini provinciali a seconda delle peculiarità locali e delle particolari attività che si svolgono sul territorio con esempi applicativi ed esperienze comuni da condividere.

Al fine di uniformare il livello dei test di valutazione dell’apprendimento e conseguire l'auspicata omogeneità formativa nel corso base generale, il Gruppo di Lavoro ha provveduto anche alla stesura di un prontuario di duecento test per i corsi di formazione dei CTU e dei periti. È stato poi sviluppato e trasmesso agli Ordini territoriali, affinché fosse messo a disposizione degli iscritti intenzionati a iscriversi negli Albi dei Tribunali, un elenco delle specializzazioni degli ingegneri CTU e periti.

Restando in tema di iscrizione negli Albi dei Tribunali, sono state definire regole – condivise con la Rete delle Professioni Tecniche (RPT) – che hanno generato la “Proposta di protocollo d’intesa tra Tribunali e Ordini, Collegi, Camere di commercio territoriali, avente ad oggetto le regole per l’iscrizione e la permanenza negli Albi dei CTU e dei periti”. Il documento si propone di definire con accuratezza e rigore i requisiti concordemente ritenuti necessari per attestare la "speciale competenza tecnica" di cui all'art. 15, comma 1, disp. att. c.p.c. ed all'art. 69, comma 1, disp. att. c.p.p. È stato inoltre curato e prodotto il documento denominato “Buone prassi per CTU e CTP” con l’obiettivo di redigere un pamphlet che potesse essere un utile strumento operativo di sintesi per lo svolgimento delle attività dei consulenti tecnici d’ufficio e di parte negli a.t.p. e nelle cause di merito in ambito civile, nonché per l’omogeneizzazione delle procedure a livello nazionale.

L’ultimo documento licenziato dal GdL ha riguardato le “Buone prassi per le esecuzioni immobiliari” prodotto con l’obiettivo di collimare i metodi per lo svolgimento dell’incarico con le linee guida emanate dal CSM con delibera dell’11 ottobre 2017 nonché di produrre documentazione che potesse essere condivisa con i delegati di Ingegneria Forense degli Ordini territoriali, sempre col medesimo scopo di uniformare il più possibile le procedure sul territorio nazionale.

Alcune copie cartacee del volume saranno inviate ad ogni Ordine territoriale. La versione pdf è invece liberamente scaricabile sul sito del CNI

FORMAZIONE, SPECIALIZZAZIONI, REQUISITI DI ISCRIZIONE E PERMANENZA NELL’ALBO, BUONE PRASSI. Le proposte del Gruppo di Lavoro Giurisdizionale del CNI per i CTU, i Periti e gli Esperti stimatori