Prendono il via con Open Studi aperti - in programma il 23 e il 24 giugno prossimi - le iniziative del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC) per il Centenario degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri istituiti con la Legge 1395 del 24 giugno 1923. Una occasione per far conoscere il mondo dell’architettura ad un vasto  pubblico e ai non addetti ai lavori e per rappresentare l’importanza del lavoro di professionisti che intervengono su luoghi, spazi e città per migliorare la qualità di vita delle comunità, esercitando, così, una  importante influenza sulla realtà sociale. Una professione, dunque, quella di architetto, che svolge una funzione significativa anche per la conservazione della memoria storica del nostro Paese, prendendosi cura del patrimonio architettonico ed ambientale. Ciò richiede conoscenze e competenze proprie di chi appartiene ad una professione istituzionalmente ordinata e che non può essere svolta da chiunque. E’ importante allora in questa ricorrenza evidenziare il fondamentale ruolo degli Ordini provinciali tenutari dell’Albo, erogatori di formazione professionale a garanzia della collettività che con la loro diffusione capillare rappresentano 105 presidi di cura dei territori. 

Per questi motivi il CNAPPC ha scelto che sia la narrazione da parte degli Ordini e dei professionisti - attraverso l’organizzazione di eventi, Rassegne, Festival, Mostre, Lectio magistralis - a caratterizzare il Centenario sia con eventi autonomi che inseriti nella cornice di Open Studi Aperti concepito come un importante evento nazionale che costituisce l’avvio delle celebrazioni. Tra le altre iniziative in programma la presentazione dell’indagine “2023 l’immagine sociale degli Architetti” che il CNAPPC ha commissionato all’istituto di ricerca Makno e che punta a evidenziare la percezione di questa figura professionale dopo l’impatto della pandemia che ha influito così drasticamente sulle modalità dell’abitare dal punto di vista pubblico oltre che privato. 

Il Centenario vivrà anche una sua dimensione internazionale. Il CNAPPC parteciperà infatti dal 4 al 6 luglio  a Copenhagen al Congresso Mondiale dell’Unione Internazionale degli Architetti (UIA) “Futuri sostenibili - Non lasciare indietro nessuno” dove, in un apposito stand ed attraverso specifici focus, verranno illustrate le azioni della comunità degli architetti italiani tra le quali quelle messe in atto per la realizzazione di politiche sul futuro di città e territori fondate sulle parole chiave vivibilità, sostenibilità, resilienza e sicurezza. La capitale danese farà anche da amplificatore all’edizione 2023 dei Premi “Architetto dell’anno” e “Giovane Talento dell’Architettura italiana” ai quali è possibile candidarsi fino al prossimo 24 luglio e che, nell’ambito del Centenario, si propongono di dare visibilità a quei professionisti che rappresentano un’eccellenza nell’aver saputo raccogliere le sfide che l’architettura contemporanea impone oggi, attraverso una dimensione etica  che deve  sempre di più  caratterizzare la professione di architetto.