Superbonus 2

 

Il Senato e la Camera dei Deputati hanno reagito con fermezza alle dichiarazioni del Ministro dell’Economia Daniele Franco sul Superbonus 110% rese alle Commissioni nel corso di un’audizione sulla Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza.

I gruppi parlamentari di maggioranza dei due rami del parlamento hanno prima proposto e poi approvato le risoluzioni che impegnano il governo, tra le altre cose, a prevedere la proroga dei bonus edilizi.

Nel testo dell’atto parlamentare approvato si legge: “con riferimento agli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici privati,” si impegna il Governo “a prevedere, compatibilmente con la normativa europea di riferimento e le esigenze di finanza pubblica, la proroga dei vari bonus edilizi e, segnatamente, della misura del Superbonus 110 per cento, ivi inclusi il rinnovo del cosiddetto "sconto in fattura" e "cedibilità del credito", valutando di includere altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell'accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura”.

Ancora più chiara è stata la commissione industria del Senato che con proprio parere ha invitato la commissione parlamentare competente a “sollecitare il Governo, per la prossima legge di bilancio, al fine di:

1) prorogare il cosiddetto Superbonus 110 per cento almeno fino al 31 dicembre 2023, tenuto conto della rilevanza di tale meccanismo ai fini della crescita economica del Paese e del sistema produttivo legato al comparto dell'edilizia, nonché, in ragione della complessità attuativa della predetta misura, della necessità di un orizzonte temporale per la fruizione del beneficio ben più ampio di quello attualmente previsto;

2) prevedere, conseguentemente alla proroga a tutto il 2023 dell'applicazione del Superbonus, la medesima proroga per le misure previste dall'articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 (cosiddetto "decreto Rilancio") relativamente allo sconto in fattura e alla cessione del credito;

3) prorogare inoltre tutte le ulteriori misure di agevolazione fiscale (quali il bonus ristrutturazione, l'ecobonus, il bonus facciate e il bonus mobili), tenuto conto del loro ruolo essenziale per il rilancio complessivo del settore edilizio”.

L’eventualità della proroga espressa dal Governo, dunque, assume dei contorni molto più definiti in vista dell’esame parlamentare della Legge di Bilancio e, con grande probabilità, a supporto delle Camere arriverà tutta la filiera delle costruzioni con dossier e studi che dimostrano l’efficacia della misura anche a beneficio dei saldi di finanza pubblica.