Dopo il via libera della UE, dovrebbe arrivare in Italia l’obbligo per la fatturazione elettronica in regime forfettario. L’importanza di questa misura per combattere l’evasione fiscale era stata già ampiamente sottolineata dagli addetti ai lavori, infatti dal g ennaio 2019 la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutti i soggetti possessori di partita IVA, che sono costretti ad utilizzarla per tutte quelle operazioni che ne richiedono l’emissione. Dall’obbligo erano di fatto esentati alcuni professionisti che, nel momento dell’apertura della partita IVA, avevano aderito a regimi fiscali agevolati come sono il forfettario e quello dei minimi.

Questa esenzione è di fatto destinata a decadere. Infatti, dopo l’approvazione sia di Bruxelles che da parte del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper II), a breve, l’estensione dell’obbligo ricadrà anche su quelle figure professionali che fino ad oggi erano esenti.

Non solo, nelle intenzioni comunitarie c’è anche la volontà di prolungare l’obbligo di fatturazione elettronica per tutti fino al 2024. Motivo per cui il Governo potrebbe utilizzare il via libera da Bruxelles per mappare anche in tempo reale i dati delle fatture emesse da oltre 1,5 milioni di contribuenti. Questo numero è destinato a cambiare in quanto, grazie dell’ampliamento dei limiti di ricavi o compensi, potrebbe addirittura aumentare ulteriormente con l’entrata in vigore nel 2022 dell’assegno unico.

L’ampliamento della platea di quei soggetti costretti a emettere fattura elettronica va anche letto nell’ottica del P nrr , piano attraverso in quale il Governo intende mettere in campo misure enormi di sviluppo e modernizzazione del paese.

Negli accordi presi nelle sedi comunitarie in vista della attuazione del Piano, infatti, l’Italia si è impegnata a rendere operative tutte quelle misure per combattere l’evasione fiscale nella omessa fatturazione sia in forma cartacea o digitale. In un report previsto a breve, inoltre, il Governo porrà anche l’attenzione sui possibili incentivi mirati per i consumatori finali, nell’ottica di potenziare gli strumenti di contrasto di interessi che rendono conveniente chiedere la fattura, la ricevuta o lo scontrino. Successivamente al report, infatti, l’immediato passaggio sarà quello, attraverso un provvedimento specifico, di portare la fatturazione obbligatoria a regime, progetto che secondo la cronologia degli impegni concordati con la Commissione Ue, dovrebbe essere operativo a stretto giro, più precisamente entro la prima metà del 2022.