Da quando è entrata in vigore la norma su Superbonus 110%, molti sono stati gli effetti benefici a catena che si sono estesi a tutto il mondo legato al settore delle costruzioni. Storicamente il settore edilizio ha comunque sempre rappresentato, per tutto il nostro paese e per le aziende ad esso collegate, un mondo sempre dinamico che ha assicurato investimenti duraturi e livelli di fatturati consolidati nel tempo.


Secondo i numerosi dati che puntualmente snocciola l’ISTAT, dati che monitorano costantemente gli indici di crescita e le fluttuazioni dei mercati sia interni che esteri, a ottobre 2021 l’indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha subito un aumento dello 0,8% rispetto a settembre. Questa crescita risulta essere in linea con tutto il trend del 2021, dove, spinta soprattutto dal Superbonus, da agosto a ottobre 2021, la produzione nelle costruzioni ha registrato una crescita del 2,8% rispetto al trimestre precedente che aveva già fatto segnare numeri postivi.


Su base tendenziale, l’indice grezzo della produzione nelle costruzioni aumenta notevolmente, facendo segnare una crescita del 10,0%, mentre l’indice corretto per gli effetti di calendario cresce del 13,9%.


Nella media dei primi dieci mesi del 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’indice grezzo cresce del 25,5% e l’indice corretto del 26,0%.


Questi dati quasi di fine anno si vanno ad inserire in un quadro di grande fiducia per tutto il settore dove, secondo i numeri invece forniti da Enea, grazie agli incentivi del 110%, a novembre l’importo totale degli investimenti ammessi a detrazione ha sfiorato i 12 miliardi di euro, con un valore superiore medio di 170 mila Euro per ciascuna delle quasi 70 mila asseverazioni depositate. Alla stessa data, la detrazione per lavori realizzati aveva toccato livelli del circa il 70% del totale ammesso. Il report della Agenzia, che viene diffuso mensilmente, ci racconta che da agosto a novembre il numero di asseverazioni è incrementato nientemeno che dell’87%, mentre gli investimenti ammessi, ironia del destino, del 110%.