Nell’ambito dell'esame del Ddl di conversione in legge del “Decreto Sostegni Ter”, in particolare nel corso della prima lettura presso il Senato, il 17 marzo 2022 scorso è stata posta ed approvata la questione di fiducia, come ormai è prassi consolidata, su un maxi emendamento dell’Esecutivo, che ha confermato l'introduzione della norma modificativa della disciplina in materia di Superbonus 110% che introduce sanzioni penali e pecuniarie sproporzionate a carico dei professionisti tecnici asseveratori e nuove determinazioni di massimali assicurativi.

 Su questi due aspetti erano stati presentati, da tutti i gruppi parlamentari, emendamenti correttivi che accoglievano proposte della Rete Professioni Tecniche, ampiamente condivise, riguardanti anche le proroghe dei termini di scadenza. Il provvedimento è stato poi approvato senza modifiche dalla Camera, rendendo dunque vigenti le inaccettabili misure descritte.

 Il Consiglio Nazionale Ingegneri e la Rete Professioni Tecniche si sono prontamente attivati ed hanno vivamente contestato le modalità̀ e il contenuto di una decisione assurda e gravemente penalizzante per i professionisti. I due organismi hanno chiesto ai parlamentari di riproporre, in sede di conversione del D.L. “Energia”, in corso di esame presso la Camera dei Deputati, gli emendamenti già inviati, correttivi della proposta governativa.

 A questo proposito, sono stati presentati numerosi emendamenti che recuperano le proposte di CNI e RPT che ben interpretano le esigenze urgenti rappresentate dai professionisti tecnici italiani.