Dopo mesi di crescita e di dati positivi, a luglio, rispetto al mese precedente, i dati analizzati dall’ISTAT hanno messo in luce una lieve flessione sia gli occupati sia i disoccupati, mentre ,come logica conseguenza, crescono gli inattivi. L’istituto di statistica ha reso noto che il tasso di occupazione scende al 60,3% (-0,1 punti). L’occupazione cala (-0,1%, pari a -22mila) tra le donne, i dipendenti permanenti, gli autonomi e tutte le classi d'età, con l'eccezione dei maggiori di 50 anni tra i quali cresce; crescita che si registra anche tra gli uomini e i dipendenti a termine. Il calo del numero di persone in cerca di lavoro (-1,6%, pari a -32mila unità rispetto a giugno) si è fatto registrare per entrambi i sessi e principalmente tra i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione cala al 7,9% (-0,1 punti) e sale al 24% tra i giovani (+0,1 punti). La crescita del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,4%, pari a +54mila unità) coinvolge uomini e donne e le classi d'età al di sotto dei 50 anni. Il tasso di inattività sale al 34,4% (+0,2 punti).

 Nella nota esplicativa dall’ISTAT fanno saper che «A luglio 2022, il numero di occupati - commenta l’Istituto - resta stabile sopra i 23,2 milioni pur registrando, per la prima volta da agosto 2021, un lieve calo. Rispetto a luglio 2021, l'incremento di oltre 460mila occupati è determinato prevalentemente dai dipendenti che, a luglio 2022, ammontano a oltre 18 milioni 200 mila; la componente a termine, in particolare, raggiunge il valore più alto dal 1977, primo anno della serie storica. Il tasso di occupazione scende al 60,3%, quello di disoccupazione al 7,9% e il tasso di inattività sale al 34,4 per cento».