Dalle rilevazioni dell’Istat sul terzo trimestre del 2021, si nota un netto aumento dei prezzi della produzione industriale. Questi sono spinti verso l’alto da un fattore esogeno che è identificabile nell’impennata generale dei prezzi dei prodotti energetici, che è stata particolarmente forte per il mercato industriale interno italiano dove si registrano aumenti eccezionali per energia elettrica e gas. E’ opportuno ricordare come l’Italia sconti molto più di altri paesi, non solo in questo particolare anno congiunturale post-restrizioni, le fluttuazioni dei mercati globali energetici in quanto non possiede storicamente un mercato energetico proprio.
Gli aumenti dei prezzi sono generalizzati e investono un po' tutti i settori produttivi industriali: ad ottobre 2021 i prezzi alla produzione dell’industria sono infatti cresciuti del 7,1% su base mensile e, addirittura, del 20,4% su base annua attestandosi su valori molto elevati.
Gli aumenti riguardano, inoltre, sia il mercato interno che il mercato estero: per quanto riguarda il mercato interno i prezzi aumentano del 9,4% rispetto a settembre e del 25,3% su base annua. Se si considerano invece i dati al netto del comparto energetico, la crescita dei prezzi si riduce a +0,5% in termini congiunturali e a +8,2% in termini tendenziali. Sul mercato estero i prezzi aumentano su base mensile dello 0,8% sia nell’eurozona che nelle are extra euro, e registrano un incremento su base annua dell’8,3% (+8,9% area euro, +7,8% area non euro).
Nel periodo trimestrale oggetto di analisi da parte dell’ISTAT che va da agosto a ottobre 2021, rispetto ai tre mesi precedenti, i prezzi alla produzione industriale crescono del 6,5%, con una dinamica di spinta verso l’alto più evidente sul mercato interno (+7,9%) rispetto a quello estero (+2,5%).
Gli aumenti di ottobre 2021 possono essere considerati tendenziali e sono diffusi a quasi tutti i settori del comparto manifatturiero; i più marcati riguardano coke e prodotti petroliferi raffinati (+47,9% mercato interno, +10,2% area euro,+71,0% area non euro) e metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (+21,9% mercato interno, +34,3% area euro, +25,3% area non euro). Le uniche flessioni di rilievo ai fini statistici interessano prodotti legati al settore farmaceutico e tecnologico. Calano, infatti, i prezzi dei prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici e computer, prodotti di elettronica e ottica (rispettivamente -1,0% e -0,9% nell’area euro), prodotti che hanno sicuramente risentito di alcune politiche relative al contrasto della pandemia.
A ottobre 2021 i prezzi alla produzione delle costruzioni per “Edifici residenziali e non residenziali” crescono dello 0,1% su base mensile e del 4,5% su base annua. I prezzi di “Strade e Ferrovie” aumentano dello 0,2% in termini congiunturali e del 4,5% in termini tendenziali.
Nel terzo trimestre 2021 i prezzi alla produzione dei servizi aumentano dello 0,9% rispetto al trimestre precedente e dell’1,3% su base annua. Gli incrementi tendenziali più elevati interessano i servizi di trasporto marittimo (+35,6%) e aereo (+9,3%); le flessioni tendenziali maggiori riguardano i servizi di telecomunicazione (-4,6%) e i servizi postali e attività di corriere (-1,6%).