Sicurezza sui luoghi di lavoro, nei cantieri e prevenzione incendi i temi trattati. Il Sottosegretario all’Interno Prisco: “Quello con gli ingegneri è un rapporto antico e consolidato. Per la sicurezza è fondamentale la collaborazione con gli Ordini professionali” 

I lavori odierni dell’undicesima Giornata Nazionale dell’Ingegneria della Sicurezza, organizzata dal CNI con la collaborazione dell’Ordine degli Ingegneri di Caserta, sono proseguiti con le sessioni di approfondimento.

Prima sessione: prevenzione nei luoghi di lavoro

Durante le prima gli ingegneri si sono interrogati su come sviluppare la prevenzione nei luoghi di lavoro. Ester Rotoli (Direttore centrale prevenzione Inail) ha trattato il tema della prevenzione partecipata per lo sviluppo del capitale sociale delle imprese e dei lavoratori. Ha sottolineato, tra le altre cose, le diverse collaborazioni col CNI nell’ambito di specifici protocolli. Inoltre, ha citato alcune buone pratiche nel settore dell’edilizia. Antonio Leonardi (Coordinamento tecnico delle regioni, GdL Sicurezza del CNI) ha illustrato la riorganizzazione del sistema della formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro e il ruolo strategico delle buone pratiche. Si è soffermato anche su eventuali sviluppi e sulle criticità.

La prima sessione ha ospitato anche altri due interventi di componenti del GdL Sicurezza del CNI. Gianluca Giagni ha focalizzato la sua analisi sul percorso culturale verso la percezione del rischio che deve partire dai banchi di scuola. Rita Amelia Grunspan, invece, ha trattato il tema dell’inclusività nei luoghi del lavoro, soffermandosi in particolare sulle problematiche della sicurezza sul lavoro legate alle disabilità temporanee o meno e come procedere alla valutazione dei rischi. Pasquale Staropoli, responsabile della segreteria tecnica del Ministero del Lavoro, infine, ha illustrato il ruolo e la necessità che elementi come la competenza e la responsabilità debbano legarsi al tema della sicurezza.

 

Seconda sessione: prevenzione nei luoghi di lavoro: sicurezza nei cantieri e Smart Safety

La seconda sessione si è focalizzata nello specifico sulla sicurezza nei cantieri, con particolare riferimento al nuovo obiettivo della Smart Safety. I lavori sono stati avviati da un intervento di saluti di Alessandra Stirpe di Ance. L’organizzazione dei costruttori è stata anche protagonista con l’intervento di Francesca Ferrocci che ha illustrato il contributo concreto di Ance in tema di sicurezza dei cantieri. L’argomento è stato inquadrato nei suoi termini generali da Andrea Galli del GdL Sicurezza del CNI che ha proposto un parallelo su quanto avveniva in passato e le prospettive future della sicurezza nei cantieri. Paolo Pennesi (Direttore Generale INL) ha illustrato quelle che sono le principali violazioni della policy di prevenzione e si è soffermato sulle criticità del D.lgs. 81/08 in materia di edilizia. Fulvio Giani, altro componente del GdL Sicurezza del CNI ha spiegato quale può essere il contributo delle tecnologie e, in generale, dell’innovazione per realizzare un’adeguata politica della sicurezza. Luca Rossi di Inal, infine, ha precisato i contenuti delle nuove norme UNI per quanto riguarda l’innovazione tecnologica su ponteggi e casseforme.

 

Terza sessione: prevenzione nei luoghi di lavoro: prevenzione incendi

La terza e ultima sessione è stata dedicata alla prevenzione incendi, con particolare focus sulla ricerca e sulle nuove frontiere. Le relazioni sono state precedute dall’intervento del Sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco. “Quello con gli ingegneri – ha detto - è un rapporto antico e consolidato. Io credo molto nel ruolo dei corpi intermedi. Dobbiamo incrementare ulteriormente questa collaborazione, data l’importanza di questioni quali le nuove tecnologie e i cambiamenti climatici. Col PNRR il Governo ha fatto una scelta ben precisa, costituendo un comitato specifico che comprende queste tematiche. In questo quadro ritengo fondamentale la collaborazione degli Ordini professionali. Nello specifico devo dire che avremmo potuto scegliere la via della deregulation, eliminando norme, invece abbiamo scelto di perseguire l’obiettivo della sicurezza completando gli organici, assumendo ingegneri. Proprio perché riteniamo il ruolo dei professionisti strategico”. 

Angelo Domenico Perrini, Presidente del CNI, ha aperto i lavori pomeridiani con queste parole: “La prevenzione incendi è l’altra faccia del tema della sicurezza. Anche in questo settore è necessario parlare di progettazione della sicurezza e, ancora una volta, voglio sottolineare che questa attività può essere svolta soltanto da professionisti esperti, che possano garantire le opportune competenze. Il codice ha dato nuova dignità alla progettazione antincendio”.

Tiziana Petrillo, Consigliere del CNI, delegata all’ingegneria della sicurezza e antincendio ha introdotto i lavori evidenziando la necessità di affrontare la questione della sicurezza, la prevenzione incendi in particolare, in maniera complessiva, sistemica. Inoltre, è necessario procedere alla semplificazione per facilitare e velocizzare gli interventi, senza dimenticare l’attenzione per le tecnologie come l’intelligenza artificiale che, già ora, vanno studiate per capire come possono essere sfruttate per la prevenzione incendi. Il CNI può svolgere un ruolo importante in questo senso, come del resto sta a testimoniare il grande lavoro che ha svolto e continuerà a svolgere il Gruppo di Lavoro sulla Sicurezza.

La parte introduttiva della sessione è stata completata dall’intervento di Eros Mannino (Direzione Centrale per la prevenzione e la sicurezza tecnica VV.F.).

La prima relazione del pomeriggio è stata quella del Comandante dei VV.F. di Napoli che ha analizzato il rapporto tra sicurezza e transizione energetica. Paolo Massimi, Comandante dei VV.F. di Caserta, ha trattato l’argomento specifico degli incendi complessi e i rischi emergenti ad essi connessi. Tarquinia Mastroianni (Dirigente dell’Ufficio per la prevenzione incendi e rischio industriale dei VV.F.) ha illustrato un progetto finalizzato a favorire una efficace collaborazione con il mondo dell'impresa, dei professionisti e con le altre Amministrazioni per risolvere le istanze sulla prevenzione incendi, finanziato con fondi PNRR, PNC e in particolare ZES. Paolo Mocellin (GdL Sicurezza del CNI) ha approfondito il ruolo della ricerca accademica nell'ambito della prevenzione incendi, presentando lo stato dell'arte della ricerca, le tematiche rilevanti e le nuove sfide. Elisabetta Scaglia del GdL Sicurezza del CNI, poi, ha affrontato gli elementi della progettazione antincendio, applicando il concetto di inclusività. Marco Di Felice (Componente CCTS dei VV.F.), infine, ha proposto un passo in avanti illustrando tutte le novità nell’attività di progettazione degli incendi, in una prospettiva rivolta al futuro.

 

 

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