Le statistiche dell’ISTAT tracciano il quadro dell’anno appena passato
Secondo le statistiche dell’ISTAT, nel mese di dicembre del 2024, i prezzi alla produzione dell'industria hanno registrato un incremento dello 0,6% su base mensile e dell'1,1% su base annua, invertendo la tendenza negativa di novembre. Sul mercato interno, la crescita ha raggiunto lo 0,8% rispetto al mese precedente e l'1,3% su base annua, segnando una ripresa dopo il calo dello 0,7% osservato a novembre. Al netto del comparto energetico, l'aumento congiunturale è rimasto modesto (+0,1%), mentre la crescita su base annua si è attestata allo 0,5%, in lieve accelerazione rispetto al mese precedente. Sul mercato estero, l'andamento si è rivelato più contenuto, con un incremento dello 0,1% su base mensile e dello 0,4% su base annua. Nella eurozona i dati si sono rivelati meno omogenei; i prezzi hanno registrato una crescita dello 0,2% mensile e dello 0,3% su base annua, mentre nell'area non euro si è osservato un lieve calo mensile dello 0,1%, compensato da una crescita tendenziale dello 0,8%.
Nel quarto trimestre del 2024, rispetto al precedente, i prezzi alla produzione dell'industria sono aumentati complessivamente dell'1,6%, con una crescita più marcata sul mercato interno (+2,3%) rispetto a quello estero (+0,3%). Tra le attività manifatturiere, gli aumenti più rilevanti si sono osservati nei settori dell'industria del legno, della carta e della stampa (+1,5% sul mercato interno e +6,1% nell'area euro), dei prodotti petroliferi raffinati (+4,9% nell'area non euro) e dei prodotti di elettronica e ottica (+4,6% nell'area euro, +2,4% nell'area non euro). Anche il comparto delle macchine e apparecchiature ha mostrato una crescita significativa (+1,5% sul mercato interno, +4,4% nell'area non euro), mentre i prodotti chimici hanno registrato un aumento del 3,3% nell'area euro. Al contrario, il settore dei prodotti petroliferi raffinati ha subito, dopo il grande balzo del 2023, una contrazione significativa (-4,7% sul mercato interno, -4,9% nell'area euro). Nel settore dell'energia, dopo mesi di contrazione, i prezzi della fornitura di energia elettrica e gas hanno ripreso a salire su base annua (+3,6%), ribaltando il calo del 2% registrato a novembre. Se si fa un paragone con il 2023, complessivamente, nel 2024 i prezzi alla produzione dell'industria hanno segnato una flessione media del 4,2%, una riduzione meno marcata rispetto al -5,7% del 2023. La contrazione si è concentrata soprattutto nel mercato interno (-5,7%, contro il -8,3% dell'anno precedente), mentre il mercato estero ha subito una flessione più contenuta (-0,6%), in netto miglioramento rispetto all'incremento del 2% registrato nel 2023.
L’andamento non omogeneo si è notato anche nel comparto delle costruzioni, dove i prezzi alla produzione hanno mostrato dinamiche differenziate. A dicembre 2024, i costi per gli "Edifici residenziali e non residenziali" sono aumentati dello 0,1% su base mensile, mentre su base annua la contrazione è scesa al -0,6%, in miglioramento rispetto al -1,3% di novembre. I prezzi relativi a "Strade e Ferrovie" sono rimasti invariati su base mensile e hanno registrato una flessione annua dello 0,7%, meno accentuata rispetto al -1,2% del mese precedente. Nella media del 2024, il calo dei prezzi degli edifici residenziali e non residenziali si è attestato all'1,1%, mentre per strade e ferrovie la riduzione ha raggiunto l'1,6%, confermando la tendenza negativa già osservata nel 2023.